Martedì, 13 Agosto 2019 20:52

La concimazione. Quando farla e come.

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E' una pratica fondamentale della coltura e della manutenzione del verde. Ma occorre eseguirla in modo corretto, perchè non sia un lavoro inutile oppure addirittura dannoso.

Ideale sarebbe, prima di procedere, di verificare lo stato di salute del terreno da concimare. Gli indicatori possono essere il quantitativo di sali presenti nelle zolle: potassio, fosforo e azoto. Esistono kit appositi per effettuare questa verifica. Se il terreno è abbondante o le coltivazioni sono importanti, magari con piante di pregio, vi consigliamo di procurarvene uno prima di procedere con la concimazione.

Quando concimare.

A secondo della zona, dove le stagioni fredde non sono troppo rigide, l'autunno mite è un periodo accettabile. Ma per una buona concimazione è preferibile la primavera, in modo che le sostanze nutritive del concime penetrino meglio nel terreno.

I tipi di concime.
Svariati sono i tipi di concime per impieghi diversi e, talvolta, esigono anche un diverso periodo dell'anno per essere utilizzati.

Humus
E' un derivato delle sostanze organiche. Forse quello piu' utilizzato per concimazioni medie.

Concimi misti
Sono concimi formati da elementi vegetali e animali, deiezioni di volatili, scarti di lavorazione del pesce. Diversi sono i tipi di concimi misti. E' quindi importante scegliere il prodotto giusto.

Concimi granulari
Sono ideali per la concimazione delle piante in vaso, delle piccole aiuole e generalmente per l'uso domestico.

Concimazione animale
Il concime animale è quello piu' noto e antico, usato piu' generalmente per le coltivazioni che per i giardini. Attenzione: Contrariamente a quanto si crede, è un errore utilizzare gli escrementi dei propri animali domestici, che sono generalmente dei carnivori. Essi possono risultare dannosi soprattutto per il prato. Un altro concime di derivazione animale e la cornughia, prodotto con unghie e corna degli animali destinati alla macellazione.

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Simone Locatelli

Nato a Milano, fin da piccolo ha le idee chiare sul suo futuro e sa cosa diventerà da grande. Cresce in una casa che dispone di un ampio giardino e si appassiona fin da subito al verde e alle piante. Consegue cosi’ il diploma di perito agrario nel 1988 e si specializza, l’anno successivo, come agrobiotecnico.

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